Questa ricerca mira a contribuire allo studio del movimento della non-violenza nell’islam. Fenomeno spesso considerato estraneo all’eredità di questa religione, esso conta tuttavia diversi esempi di impegno, tra i quali il predicatore e teologo siriano Ǧawdat Saʿīd (1931-2022) merita un’attenzione particolare. Al centro di questo lavoro si trova una ricostruzione del suo profilo biografico nonché un’analisi dello sviluppo del suo quadro teorico nel corso del tempo. Inizialmente aderente alla salafiyyah e poi vicino al movimento islamista, Saʿīd ha svolto un ruolo pionieristico nella promozione della non-violenza come unico modus operandi di un attivismo islamico orientato verso l’instaurazione della pace e della giustizia globali. Basandosi su una lettura sociale e antropocentrica del Corano, Saʿīd vuole dimostrare che questo è il vero senso della rivelazione e lo scopo del progetto escatologico divino.
Il volume indaga la nascita in Italia tra Cinque e Seicento delle cosiddette ‘gesuitesse’, ossia congregazioni di donne laiche, ispirate alla spiritualità della Compagnia di Gesù. Dalle fonti dell’Archivum Romanum Societatis Iesu emerge che nella prima età moderna vari direttori spirituali gesuiti aiutarono molte donne, specialmente nobili, a dar vita a comunità senza clausura, dedite a pratiche di perfezionamento e ad attività educative simili a quelle dei loro confessori. Oltre a fornire un censimento di queste congregazioni, lo studio esamina le novità della loro forma vitae e analizza l’atteggiamento, ora di supporto ora di opposizione, che assunsero verso le gesuitesse i principi territoriali, i vescovi, i generali gesuiti, il Sant’Uffizio, le congregazioni romane e i papi.
Fabio Arlati
«A maggior gloria di Dio»
Firenze University Press 2024